Pagina:Storia della vita e del pontificato di Pio VII.pdf/229


LIBRO IV 209

da rimorso e vergogna. Dicesi che furono dessi si fattamente sensibili alla mortificazione sostenuta, che vollero per rispettar la sventura, nei giorni del carnevale interrompere il corso a certe sceniche rappresentanze, che eseguivano per domestico sollievo nelle loro case private. Fremeva il cavaliere Alberti incaricato degli affari del regno d'Italia, uno dei fautori più caldi delle orgie, che offendevano la conculcata maestà del Sovrano, tremava Miollis nel vedersi contradetto nei divisamenti, ferito nell’amor proprio. Gli esteri queste meravigliose prove dell’attaccamento dei sudditi verso il sovrano lodavano e le immeritate calamità del pacifico e mansueto principe lamentavano. Uno splendido argomento di filiale tenerazza offrirono i romani a Pio VII il dì anniversario della sua coronazione. Le tenebre non avevano ancora coperta la vasta città quando videsi il vaticano, il campidoglio, le chiese, i palagi simmetricamente decorati di lumi e di emblemi, che ricordavano il fausto avvenimento del legittimo successore di san Pietro, l'universale pastore della chiesa, cui Dio ha promessa la sua divina assistenza. E non le vie più popolate e più vaste della città, mai più umili quartieri da Roma furono illuminati. Era spettacolo di tenerezza vedere i poveri comprar l'olio con l’obolo ottenuto dalla carità per rendere un omaggio al sovrano pontefice. Questa generosa manifestazione di esultanza colmò di stupore tutta l'Europa. I giornali stranieri la commentarono: il buon papa ebbe la consolazione di sentirsi partecipato dal nunzio apostolico di Vienna, che l'animo del re di Prussia grandemente commosso dalle prove di attaccamento che riceveva Pio VII dai romani non meno, che da tutto il mondo cattolico, avea di sua spontanea volontà ordinato che nel suo regno non si avesse più riguardo alla differenza di religione frà i cattolici e i protestanti, e volle che il clero cattolico fosse in più vaste proporzioni dotato.

XXV. L'armata francese, dolente delle non lievi perdite sostenute a Sacile pel valore spiegato dal arciduca Giovanni che avea nel Tirolo opposto valida resistenza, vin-

Giucci. Vita di Pio VII