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LIBRO IV 205

ro carte che, discoprendo nuove trame, davano tutta la sicurezza, che oramai il governo ecclesiastico dovea fondersi nell’impero francese: lo mostravano abbastanza le patenti di posti e d’impieghi militari e civili. Questa certezza obbligava il papa ad abbandonare le ordinarie regole della mansuetudine e procedere con vigore. E poichè non poteasi pubblicare in istampa, perchè i tipografi erano minacciati se avessero l’opera loro prestata al governo senza l'approvazione francese, si affissero in provincia manoscritti gli ordini contrasegnati dalla firma sovrana. Miollis allora stabili in cor suo di togliere dal fianco del pontefice il cardinale, del quale temevasi l'influenza. Così nel brevo periodo di pochi mesi uno dopo l'altro cinque ministri del papa tennero e abbandonarono le redini del governo. La mattina del giorno sei settembre 1808 il maggior Muzio piemontese presentavasi a Pacca intimandogli di partire il dì seguente da Roma per Benevento sua patria. Imperturbabile l’ascoltò il cardinale, che risposegli: non conoscere altra autorità che quella del sovrano pontefice, volersi rimanere al suo lato, finchè questi non avesse in altro modo disposto: e poichè accennava di voler salire nell’appartamento del papa questi si oppose e dissegli avesse ceduto per non promovere scandali: avrebbe avuto due giorni a partire se volontariamente abbandonava le stanze del quirinale per restituirsi al suo palazzo: allontanavasi il maggiore lasciando la guardia di un capitano francese. Domandò Pacca di scrivere al papa, l’ottenne. Letto appena s. padre il rapporto del suo segretario, intese il bisogno di contraporre a tanto ardimento una coraggiosa risoluzione. Dopo pochi istanti aprivasi l'ingresso della sala ove il cardinale guardavasi a vista. Era Pio VII che, uscito dal suo appartamento, veniva a strappare dalle mani dell’officiale francese la vittima designata. Atteggiavansi alla collera le sembianze sue placidissime. Scrive il cardinale, che irti erano i suoi capelli, offuscata la vista. Chi è, chi è diceva, mentre Pacca gli baciava la mano: sono il cardinale, rispondeva questi e intanto indicavagli l'officiale che in atteggiamento rispettoso se ne stava in silenzio. Lo