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204 VITA DI PIO VII

Sicilia offeriva una mano amica Ferdinando di Napoli. Una sera nella sala del cardinale un uomo di aspetto bronzino, d'ignobil figura domandava di essergli presentato. Quando fu questi alla sua presenza palesavasi minore conventuale, venuto appositamente da Sicilia su legno inglese spedito dal re a preghiera del cardinal Gabrielli per trasportare Pio VII su quell'isola, ove vivrebbe onorato e protetto dai soldati d'Inghilterra e di Napoli: diceagli il frate, che a rischio della vita avea posto piede a terra, e traversando i campi, era giunto a Roma: voler partire la notte istessa, perchè in pericolo d'essere sorpreso: aggiungea che ove il papa avesse giudicato conveniente il giovarsi dell'invito del pio re che il volea salvo, dovea trasferirsi sulla spiaggia di Fiumicino: ivi a certi segni convenuti, avrebbe trovato imbarco: che il legno salvatore avrebbe tre giorni bordeggiato, scorsi i quali prenderebbe il largo per ritornarsene in Sicilia. Freddamente rispose il cardinale: non esser tempi quelli di prestar fede al primo che venisse ad offrire l'opera sua, e domandò una qualche prova che il rendesse sicuro: non l'avea il religioso, chè in quei momenti era un mettere a grave pericolo la vita il conservare qualunque segno potesse compromettere chi già lo era abbastanza per il luogo da cui movea. Allontanavasi il francescano e il cardinal Pacca parlavane il dì seguente al papa che rispondeagli: non voler lasciar la sua Roma per darsi in mano agli inglesi, che potevano portarlo o in Sicilia o in Sardegna o in Ispagna, paesi in quell’epoca nemici a francesi: fremerebbe la Francia e in questo fatto solo, aggiungeva, avrebbe Napoleone trovato la ragione del conquistare lo stato di un principe che accettava la protezione dei suoi implacabili nemici: più felice giudicava il soldato che cade nella pugna di quello che con la fuga si salva. Seguivano intanto gli arrollamenti in provincia, causa di lunghi scandali e di gravi calamità. Visto che inutili riuscivano le preghiere, inutili le proteste, confortato il segretario di stato dai comandi del papa, scese alle vie di fatto e ordinò nella provincia di campagna l'arresto di alcuni civici rei di varî delitti. Perquisiti, si rinvennero presso lo-