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contumelie, agli oltraggi la mansuetudine e la pazienza, sicuro che le umiliazioni sarebbero tornate a gloria della religione cattolica e di Roma. Si dolsero i sudditi e più il papa dell’arresto del prelato Guidobono Cavalchini governatore della città, che sotto l'incredibile accusa dell'essersi rifiutato dall'amministrare la giustizia, videsi tradotto a Fenestrelle, fortezza posta alle fauci delle alpi, fondata a difesa d'Italia, divenuta famosa per i personaggi di alto nome ch'ivi furono sostenuti. Questi, prima di allontanarsi, ottenne di scrivere al santo padre lettera che venne pubblicata e letta con universale interesse. Arse di sdegno Miollis e la sua polizia sequestrò quanti esemplari gli giunsero in mano; se ne abbruciarono oltre a due cento. Il papa, cui non rimaneva più in cuore speranza alcuna di pace, vide allontanarsi da Roma il signor Le-Febvre, uomo che avea scritto sempre a Parigi con leale fermezza e sempre usate col papa rispettose parole. Gli oltraggi portati alla sovranità, le usurpazioni che si succedevano ogni giorno formarono oggetto di note agli ambasciatori residenti in Roma, che non mancarono di circondarlo di cure. Miollis esaurite che ebbe le persuasive, abusò della forza: radunava le truppe , le incorporava alla armata di Francia e arrigandole con superbe parole dicea loro; che l'imperatore e re li assicurava che non più i preti li avrebbero comandati, ma valorosi uomini che aveano dato buon conto di loro sopra i campi di guerra. Questo insulto provocò da parte del pontefice un editto, per i quale dichiaravasi, che la nappa distintiva dei soldati rimastigli fedeli, sarebbe bianca e gialla: che avea protestato contro l'imperiale governo quando vide quasi intieramente occupato il patrimonio di santa chiesa: che egli sollevava la voce perchè sapessero i sudditi che non cedeva che alla forza maggiore. Contrariate le autorità francesi da questi atti di coraggio, si rivolsero .contro le persone che circondavano il santo padre. Uomini in armi violarono il domicilio del cardinal Gabrielli che aveasi stanza nel quirinale: di partire fra due giorni per il suo vescovato di Sinigallia ordinavangli; alle sue carte che i più alti