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184 VITA DI PIO VII

line di Corneto e le sollecitudini del principe ottennero l'esito desiderato. Tanto si compiacque di questa opera di pubblica utilità Pio VII che la volle ricordata nella medaglia commemorativa del sesto anno del suo pontificato con l'epigrafe - Salinae Varquin. Institutae -. L'enormi spese, alle quali si va incontro nella solenne canonizzazione dei beati, le persecuzioni che sino dalla fine del secolo ora con maggiore, ora con minore intensità rinnovaronsi a danno di santa chiesa, avevano impedito a Clemente XIV e a Pio VI di procedere ad una solennità che può dirsi la più imponente e sublime fra le moltissime che veggonsi in Roma. Comprendeva chiaramente il papa che le vittorie napoleoniche non doveano riuscir propizie alla santa sede: sentiva ogni giorno rinnovarsi dal gabinetto delle Tuileries domande, alle quali non eragli dato di condiscendere e ben prevedeva che da un momento all'altro poteva essergli troncata ogni più lieve speranza. Forse pochi mesi ci rimangono ancora, ei diceva per il libero esercizio di nostra apostolica autorità: finchè siamo sulla sede di Pietro, alla quale ha Iddio immancabilmente promessa la sua divina assistenza, affrettiamo la celebrazione di una solennità, che può e deve ridestare lo zelo nel cuore dei cattolici. Disposto a superare ogni ostàcolo, rinunciava sino dalle prime ai particolari emolumenti e ai diritti a lui competenti e disponeva che nel periodo di dieci anni sarebbero dal pubblico erario soddisfatte le spese. Ordinava in pari tempo, che non fossero risparmiate cure perchè a questa solennità nulla mancasse della sua ordinaria magnificenza: deside-

    che riunivasi sull'Esquilino nella chiesa dedicata a san Luca in vicinanza della Basilica Liberiana. Girolamo Muziano pittore di altissima rinomanza accrebbe lustro e splendore a questa istituzione favorita da GregorioXIII. Protetta da Sisto V prosperò ed ebbe stanza nella chiesa di s Martina, ove esiste al presente. Essa ha conservato a Roma il palladio delle arti. L’abito cavalleresco che assumono i presidenti è di panno nero filettato bianco. Una testa di moro bendato, che allude allo stemma della famiglia Chiaramonti, è po sto nel centro della croce formata da quattro raggi.