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e di disordine. E quasi potesse credersi dal mondo che il cardinale Antonelli, venerando per età e più per la carica gelosissima che esercitava di penitenziere maggiore, fosse capace di diffondere la discordia frà i popoli, facevasi ridicolosamente a ricordare a questo dotto ed illustre principe di santa chiesa, che il redentore avea comandato obbedienza a Cesare e la concordia frà i cittadini: quindi, dalle parti di consigliere passando a quelle d’interpetre della volontà imperiale, dicea che a sua maestà oramai la corte romana avea dati moltie gravi disgusti, che sela misura aggiungeva al suo colmo, avrebbe fatto pieno uso del suo potere e dissipato d'un colpo solo le arti degli emissari inglesi, egualmente nemici alla Francia e alla chiesa. Rispondeasi dalla corte pontificia: volessero i ministri aver presenti i doveri annessi all'ufficio tutto religioso sostenuto in Roma dall'Antonelli per giudicare non clandestina, ma necessaria la corrispondenza di un penitenziere, che risponde ai dubbi dei cattolici e dissipa i timori delle coscienze agitate. Ricordava stabilirsi dal concordato libero sempre a qualunque vescovo di communicare senza impedimento con la santa sede intorno alle materie spirituali e agli ecclesiastici obietti: queste ed altre convincenti ragioni non giunsero a fermare il corso agli avvenimenti.

IX. Ad onta di sì fatte sventure e di contradizioni così potenti e continue l’amore di Pio non mancava di vegliare al bene della chiesa, al vantaggio di Roma e dei domini dalla provvidenza a lui confidati. Proteggitore magnanimo delle arti belle, desiderò mostrare ai cultori di esse quanta fosse la sua benevolenza verso uomini che formano l' ornamento della capitale del mondo cattolico: a tale oggetto il giorno ventotto settembre emanò un breve per il quale istituivasi l'ordine equestre del Moretto destinato a coloro che per tre anni sostengono la presidenza della pontificia accademia di belle arti che s'intitola da san Luca1. Volse quindi le cure all’ardua impresa delle sa-

  1. La istituzione di questa accademia procede del pari col risorgimento delle arti. Sisto IV diede li statuti alla università delle arti