Pagina:Storia della vita e del pontificato di Pio VII.pdf/191

LIBRO IV



N

apoleone avea di nuovo snudata la spada: in conseguenza delle mosse meravigliose fatte dai soldati francesi, vidersi gli austriaci respinti in Ulma: obbligati ad arrendersi, defilarono innanzi all'imperatore, che prima di diriggersi a Vienna ordinava alle sue truppe di rterocedere da Napoli. Queste in forza del trattato di neutralità stabilito con Ferdinando IV marciavano sull’Adige, lasciando libere le piazze di quel regno, fidenti nella parola data dal re di respingere per la via di terra e di mare le truppe ostili alla Francia che osassaro invadere i suoi domini. In tanta concitazione d'armi comandava al generale Gouvion san Cyr di occupare improvvisamente il porto e la fortezza di Ancona. Preludiava questo atto una serie ben lunga di avvenimenti e di sventure a danno di un pontefice inerme e di un popolo per la osservata neutralità sicuro nella imperiale parola. Questo colpo inaspettato colmò di amarezza e di stupore l'animo di Pio, che in data del tredici novembre scriveva a Napoleone, che per i sentimenti amichevoli a lui manifestati, perla invariabile sua condotta, per la neutralità esistente fra la santa