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LIBRO III 155

re di Pio VII addolorato da questa sciagura fu conforto il sapere, che il previdente e coraggioso Consalvi, da lui lasciato al governo di Roma avea con la energia e con lo zelo giustificata la scelta. Lodevolissime del pari si giudicarono le precauzioni da lui adottate per allontanare da Roma la febre gialla che erasi manifestata in Livorno.

X. Proseguivasi in Parigi a dar prove di rispetto a Pio VII. Umiliavagli Lalande la sua opera delle longitudini: il famoso incisore Drovin presentavagli una tavola esprimente il trionfo della religione. Una dolcissima emozione si diffuse sul volto venerando del papa nel ricevere questa offerta. Visitò l'insigne stabilimento tipografico diretto da Marcel: nel percorrere le vaste sale vide posti in azione cento cinquanta torchi che in diverse lingue stampavano in altrettanti fogli l’orazione domenicale. Tributò egli quel pregiato lavoro al padre dei credenti, che eragli largo di encomî. Ebbe David l'onore di eseguire il di lui ritratto. Applaudito ovunque si fece vedere, guadagnò la stima e il rispetto di tutta la Francia, che il riguardava con sentimenti di sincera pietà. A muovere l'animo imperiale esponeva Pio VII in una lunga nota i suoi diritti e le sue speranze, e concludeva « faccia Iddio, che per la vostra gloria e per consolazione dell'animo nostro scrivasi di voi ciò che la chiesa registrò nei suoi annali del figlio di Carlo magno che a Stefano IV tutto quello concesse che all'imperatore avea domandato. Ossequiosa fu la risposta data da Napoleone a questa nota: gli effetti e i vantaggi sperati dal pontefice e dalla chiesa non conseguirono. Intanto al cuore dei romani omai pesanti divenivano gl'indugi: temevasi veder chiuse a Pio le vie del ritorno. Napoleone, che visitava il papa frequentemente volle partecipargli in modo officiale la nascita di Carlo Luigi Napoleone secondogenito del gran contestabile dell'impero suo fratello, che fu da Pio VII tenuto al fonte battesimale. Credesi, che uno dei grandi della corte, mentre il papa prendeva le sue disposizioni per tornare in Roma, abbiagli progettato di andare in Avignone, o di accettare il palazzo dell’arcivescovato di Parigi: aggiungevasi, che si sarebbe stabilito