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152 VITA DI PIO VII

le occasioni per conseguirlo. Trattenevasi ancora in Parigi perchè volea personalmente trattare con Napoleone ed ottenere quelle larghezze che gli erano state promesse. Molte cose domandava egli all’ Imperatore per bene della religione, per la libertà della chiesa, per il decoro del clero: altre ne otteneva in fatto, altre in parola. Con soddisfazione di tutta la Francia ristabilivasi a sua dimanda il pio istituto di san Vincenzo di Paoli : assicurava aumento di dotazione alle diocesi e alle parocchie, rendea libera l'azione dei vescovi nel giudicare le cause spirituali e disciplinari del clero e nel punirne con pene canoniche le dilinquenze. Per le sue amorevoli sollecitudini diminuironsi gli ostacoli, che incontrava la gioventù desiderosa di dedicarsi all'altare: provvidesi a sua domanda alla cristiana educazione della prima età, all’assistenza dei moribondi. Trattò coll’imperatore della Francia degli affari germanici: ebbe parole: non conseguirono gli effetti sperati. Dovendosi provvedere alla chiesa di Ratisbona e a dieci sedi vacanti, tenne nell’episcopio concistoro segreto. Assiso sul trono, ammise al suo cospetto i due cardinali francesi Stefano Uberto de Cambacieres arcivescovo di Rohan e Giovanni Battista de Belloy arcivescovo di Parigi che non avevano ancora conseguito il cappello cardinalizio. Imponealo il papa sul loro capo recitando la consueta preghiera. Ringraziò Belloy anche a nome del suo collega il santo padre che amorevolmente rispose. Innalzò quindi la chiesa di Ratisbona nella bassa Baviera in metropolitana per l'Alemagna, nominando a quella sede Teodoro de Dalberg elettore ed arcicancelliere dell'impero germanico ed antico elettore di Magonza, che già in virtù dei decreti della santa sede, da oltre a due anni amministrava quella diocesi. Pose Pio VII la nuova metropolitana al luogo e posto di quella di Magonza, di Treves, di Cologna, di Salisbourg assegnandogli suffraganei i vescovi, che appartenevano a quegli arcivescovati. Era questa operazione preludio di nuove disposizioni relative alla chiesa alemanna che sventuratamente non ebbero luogo: nominò quindi i vescovi di Poitiers in Vienna di Francia e della Rocchelle nella Gironda inferiore. Il se-