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LIBRO III 151

visitato il vasto edificio. La seconda medaglia rappresentava il santo padre e nel rovescio la metropolitana di Parigi col motto « Imperator sacratus: leggevasi nell’esergo » Parisiis secundo decembris MDCCCV. Visitò quindi la famosa fabbrica imperiale delle porcellane di Sevres, lo stabilimento dei ciechi, l'ospedale della casa di Dio, al quale, come indicammo, era stato invitato dalla commissione dei medici 1. Mostravagli in quella circostanza il generale Eustormel un insigne reliquiario: il legno della croce, che Goffredo di Buglione nel 1099 diede a Remboldo d’Eustormel, che primo inalberò la bandiera sulle mura di Gerusalemme. Parole, che onorano altamente gl’italiani pronunciò innanzi ad esso Gousselin, quando visitò l’imperial biblioteca. « In questo recinto egli disse, ove stassi raccolto il ricco tesoro delle umane cognizioni è giusto il ricordare che la vostra Roma, o padre santo, è stata per la Francia quello che la Grecia fu per l'Italia. Furono i vostri predecessori che, accogliendo i dotti sopravvissuti alla distruzione dell'impero di Oriente, ridestarono sul compiersi del secolo decimo quinto la face della scienza omai vicina ad estinguersi: è dovuto alla protezione da essi accordata s'ivi fiorirono dapprima per ispandersi quindi sulle terre francesi, ove acquistarono tanta perfezione. I nostri onorevoli successi non ci fanno dimenticare i nostri primi maestri e ci è dolce il rammentarlo al successore di tanti gloriosi pontefici. L’aggirarsi che fece egli per le vaste sale di quel magnifico stabilimento nella rigorosa stagione riuscì dannoso alla sua cagionevole salute. Risorto appena dagl'incomodi sostenuti, visitava Napoleone e Giuseppina per render grazie delle sollecitudini prodigategli.

VIII. L'animo del pontefice, sempre intento ad assicurare il grande interesse della religione, giovavasi di tutte

  1. Il medico illustre Lepreux, il quale, come osservammo erasi fatto antesignano di una nuova setta, pentito recitò innanzi al pontefice un apologo in versi latini « l’Agnella smarrita, che il buon pastore ha ricondotto al suo gregge ».