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148 VITA DI PIO VII

tempio di nostra Donna risuonarono dell'inno ambrosiano. Compiuta la solenne cerimonia allontanavasi Napoleone ed il suo corteggio dal tempio. Rimasto il papa quasi solo ed unico oggetto degli sguardi e dell’affetto di tutti, il paterno suo cuore fu soddisfatto pei sentimenti religiosi dei parigini che gli, si affollavano d’intorno in modo, che parea difficile lo svilupparsi dall’onda di popolo, che volea contemplare d'appresso le venerande sembianze del successore di Pietro. Ricondotto all'arcivescovato sotto il baldacchino, ammisse al bacio del piede il clero francese che aveva assistito alla consacrazione e col corteggio istesso che precedentemente il condusse alla metropolitana, restituivasi alle Tuilleries. E mentre, abbandonate le antiche insegne repubblicane rese tremende dalle renane, dalle italiche, dall'egiziane vittorie, sul campo di marte il nuovo sire con nuovi auspici consegnava ai soldati le aquile, dall'imperial gabinetto diriggevansi circolari agli arcivescovi e ai vescovi della Francia, con le quali l’imperatore facevasi a dire « la provvidenza mi ha ben dato nuove forze per portare il peso della corona, che ha posta sul mio capo: la vera soddisfazione che il mio popolo ha dimostrata in occasione della mia consacrazione, seguita nello scorso giorno con tutto ciò che poteva aggiungere di pompa e solennità la presenza di nostro signore papa Pio VII capo visibile della chiesa universale, le acclamazioni, che hanno accompagnata l'angusta ceremonia penetrarono il mio animo di un profondo sentimento, che non potrà mai cancellarsi. Ad ottenere pertanto dall'essere supremo, che così visibilmente protegge l'impero, che si degni di unire alla sacra unzione che ho ricevuta, tutte le grazie che la sua bontà mi fa sperare, che mi accordi la prudenza, prima virtù dei sovrani, che mantenga il mio popolo nella pace, e nella tranquillità, oggetto delle mie cure € nelle quali ravviserò sempre la più solida gloria del mio regno, desidero che vengano fatte pubbliche preghiere in tutte le chiese dell'impero».

VI. Accompagnato dai cardinali, dai prelati, dai principi romani che trovavansi in Parigi, scortato da un distac-