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146 VITA DI PIO VII

era raccolta, dai sacri ministri cantavasi ferza, essi nel palazzo dell'arcivescovato assumevano gli abiti e gl'imperiali ornamenti. Narrasi che sul venerabile volto di Pia, sedente in trono, circondato dal clero, potè dai circostanti notarsi un aria di profonda mestizia, la quale faceva vivo contrasto con l'imponente apparecchio e la gioia solenne, che o vera o falsa tutti studiavansi dimostrare. I ministri ed altri pub- blici funzionari visto che poteasi dare interpretazione sinistra alla malinconia dal pontefice manifestata, dissero trar questa la sua origine dal tristo annunzio della morte del cardinale Stefano Borgia, avvenuta in Lione. Nol credevano i più, sì perchè dessa verificavasi nove giorni prima della consacrazione, sì perchè era nota da quattro giorni a Pio VII e già i pubblici fogli aveano annunziato che quel messaggio giungea col mezzo di un corriere straordinario a Parigi. Entrò nel tempio l’ imperiale corteggio alle dodici. Senza che il volto del pontefice acquistasse maggiore serenità, davasi principio alla ceremonia, la quale dovea compiersi secondo il poutificale romano, tranne alcune piccole innovazioni per ordine dell’imperatore introdotte da Salvatoris. Quando Napoleone e Giuseppina entrarono nella balaustra, scese il papa dal trono per incontrarli. Videro i circostanti con emozione di animo accostarsi il venerando vecchio al nuovo signore della Francia, e proruppero in un grido universale e spontaneo « Viva Pio VII, viva il nostro santo padre. » A non isturbare la gravità della funzione si cercò impedire quel libero slancio di divozione e rispetto verso il vicario di Gesù Cristo, nel momento in cui accingevasi ad invocare le benedizioni del cielo sul nuovo principe e sulla Francia. Intuonò il papa l'inno allo Spirito Santo, compiuto il quale con ferma voce fecesi a dirgli: « Pomettete voi innanzi a Dio, agli uomini, di mantenere la pace nella chiesa di Dio, di serbare al sommo pontefice romano l'obbedienza e l'attaccamento che ad esso è dovuto, in forza dei sacri canoni, e delle ecclesiastiche leggi? » Ponea la mano su i santi evangeli Napoleone e rispondea: prometto, e promise, che nuovo Carlo magno sarebbe il perpetuo difensore della cattolica fede.