Pagina:Storia della vita e del pontificato di Pio VII.pdf/162

142 VITA DI PIO VII

peratore restituiva al papa la visita: parlavagli allora Pio VII dei vescovi costituzionali, e diceagli che attendeva da essi una formale e sincera dichiarazione di esser ritornati in seno alla chiesa ortodossa: parlavagli delle rimostranze a lui fatte dal clero di Francia, ricordavagli una memoria sottoscritta da ventotto vescovi della chiesa gallicana. Prometteagli Napoleone soddisfazione pronta ed intera, ma Pio VII che non acquietavasi alle promesse, con coraggio apostolico dichiarava al potente signore di Francia che per l'interesse della chiesa, per decoro della santa sede, per tranquillità della sua coscienza a costo d’affrontare l'imperiale suo sdegno, non avrebbe egli abbandonato il palazzo di Fontainebleau, senza-aver prima ottenuta la dichiarazione richiesta. A questa energica volontà del papa manifestavasi un sentimento di sdegno sul volto a Napoleone, ma lo compresse, che ben doleagli vedere per questa determinazione del pontefice ritardata la ceremonia della sua incoronazione. Un ordine imponente comandò allora ai vescovi costituzionali di soddisfare immediatamente ai desideri del papa, così che poco dopo si videro affluire a palazzo le loro dichiarazioni in questi termini concepite: « Dichiaro alla presenza di Dio che professo attaccamento e sommissione ai comandamenti emanati dalla santa sede e dalla chiesa cattolica, apostolica, romana sugli affari religiosi della Francia: supplico inoltre sua santità ad accordarmi la sua apostolica benedizione. » Narrasi che a Napoleone, allorchè accompagnava Pio VII ai suoi appartamenti, leggevasi ancora sul volto la interna emozione dell'animo: taceano ambedue, ambedue erano visibilmente commossi. Due vescovi che con ostinazione sino dal 1802 eransi rifiutati, condiscesero i primi. Le Coz arcivescovo di Besanzone contradicea all’autorevole invito : prometteva peraltro che il dì successivo si sarebbe prostrato ai piedi del papa per assicurarlo di sua obbedienza. Il vescovo di Stransbourgh nel basso Reso monsignor Saureine osava solo rifiutarsi all'invito. Pentito più tardi d'una ostinazione che rendealo oggetto di scandalo e di meraviglia, nel successivo gennaro, umiliatosi innanzi a Pio, dichiarava di aver abbandonata