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136 VITA DI PIO VII


III. Ed ecco Pio VII sull'esempio di Simplicio, di Gregorio magno, di Clemente VII omai disposto a muover da Roma per condursi a Parigi e cinger sul capo a Napoleone l’imperiale corona. Tutte le trattative erano State tenute segrete ai romani, ma non in tal modo che dalle sale dei cardinali e più dalle lettere che giungevano da Francia non fossero in qualche modo congetturate. Parlavasi per la città in vari sensi della vicina partenza: chi la diceva utilissima a Roma e alla chiesa, chi fatto timido dalle sventure passate, sosteneva che Pio VII sarebbe rimasto in Francia: errarono nelle sentenze. Si animarono le due capitali. In Roma impartivansi con un breve al cardinal Consalvi le facoltà necessarie a governare lo stato: con un biglietto in data dei ventiquattro ottobre erano prevenuti i ministri esteri della risoluzione presa dal santo padre. Nobilissimo corteggio doveva seguirlo alla città imperiale. Era fra i cardinali Antonelli, Borgia; Di Pietro, Caselli, Braschi, De Bayane: fra i prelati, gli arcivescovi e i vescovi eran Fenaja vicegerente di Roma, Bertazzoli elemosiniere, Devoti segretario dei brevi ai principi e Menochio sacrista: i palatini Gavotti maggiordomo, Altieri maestro di camera e Testa segretario delle lettere latine: i comandanti delle guardie nobili, il duca Luigi Braschi, il principe Paluzzo Altieri: sopraintendeva al viaggio il marchese Sacchetti col titolo di foriere maggiore. Erano nel corteggio Mauri e Minicocci ufficiali della segreteria di stato e Folchi impiegato presso la segreteria dei memoriali. Camerieri segreti seguivano il santo padre Mancurti, Calderini, cappellano Braga, maestri delle ceremonie Zucchi e Fornici, caudatario Frediani. Il teologo padre Fontana dei barnabiti, quindi cardinale di santa chiesa, il dottor fisico Porta, il chirurgo Ceechini lo precedevano: quattro corrieri di gabinetto, due aiutanti di camera e quindici persone destinate ai bassi servigi chiudevano il pontificio corteggio. Il cardinal Fesch partito da Roma un giorno prima del santo padre, come ministro di Francia, mostravasi tutto intento a raddolcire le fatiche del lungo viaggio. Non era sorta l'alba