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110 VITA DI PIO VII

Francia, noi siamo, dicea, in grave imbarazzo: non sarà un gran dono quello che noi faremo all'individuo che verrà preferito. Raccolse intanto una congregazione di cardinali vi chiamò i porporati Caselli e di Pietro recentemente insigniti della porpora romana; dopo aver seco loro deliberato conferì la dignità di gran maestro al balio Ruspoli che, dopo la caduta di Malta, in Inghilterra erasi stabilito. Latore del breve pontificio di sua elezione fu il cav. Nicola Bussi. Attendeasi la sua adesione con qualche inquietudine. Ragione a temere un rifiuto era l'influenza inglese, la poca disposizione di quel regno al vedere restituito l'ordine cavalleresco alla sua esistenza: ragioni a sperar bene, la soddisfazione manifestata dal primo console della nomina fatta dal papa. L'inviato di Roma trovò Ruspoli in una città della Scozia, gli presentò il breve pontificio, ma questi che sulle prime mostrò ripugnanza rifiutavasi quindi da un accettazione, che, era desiderata da tutto l'ordine. Prevalse il consiglio degli agenti inglesi. Ruspoli vista la difficoltà in cui erasi di veder ridonato all'ordine ospitaliere l'antica sovranità, con dispiacere di tutta Roma e del pontefice che l'aveva promosso, diede in iscritto la sua legale rinuncia1. Cominciarono allora da ogni parte a giungere al papa sollecitazioni per venire alla nomina di un altro soggetto. Lo domandavano i gabinetti di Francia, di Germania ed anche di Napoli nell'interesse della politica e della giustizia. Solo la Russia chiedea la nomina di un luogotenente del magistero, dicendo che il papa con la elezione già fatta avea consumate le sue facoltà e il suo diritto. Aderendo alle istanze Pio VII elesse il balio Tommasi toscano che risiedeva in Sicilia, al quale il Bussi tornato dalla Scozia e no-

  1. Il balio Ruspoli fratello del principe Ruspoli signore romano, che era stato precedentemente ambasciatore di Austria presso la corte di Napoli, e decorato dell'ordine austriaco del toson d’oro. L'eletto gran. maestro distintissimo personaggio per talenti, per vivacità di spirito e per molti lumi dovuti ad una educazione accurata, contrario alla rivoluzione francese, era moderato e prudente nel manifestare la sua opinione.