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LIBRO II 107

della Pace. A tale elezione opponevasi Bonaparte, che non volea in Malta uno spagnolo, un tedesco, ma un italiano libero nella propria azione. Sapealo il pontefice elettore e alla volontà del console, perchè giustissima, facilmente inclinava. La opinione del papa studiosamente cercava d’investigare l'incaricato di Russia e nei suoi rapporti diplomatici e andava promovendo dubbi e parlava degli ostacoli che s'incontrerebbero per sostenere un ordine cavalleresco, dal quale la Spagna erasi separata. Aggiungea, esser voto segreto dei sovrani e più degl’inglesi portare avidamente le mani su i beni di Malta. Ma Pio VII non era uomo da servire ai partiti: fatto arbitro di quel piccolo trono che il turbine di guerra aveva spezzato, senza esser ligio al favore e al desiderio altrui, aveva solo in animo che la scelta di un gran maestro, fornito di coraggio e di civili virtù, riuscir dovesse degna di lui, adatta ai bisogni dell'ordine e capace di meritare universalmente la stima e la confidenza1. Vari erano i candidati offerti alla scelta del papa : il balio Taufkirken di Baviera: il barone di Flachslanden francese fedele servitore di Luigi XVIII: il

  1. I gabinetti europei ponevano molta attenzione in questa elezione. Il signor Talleyrand scriveva all’ambasciatore della corte Brittannica « Il ministro degli affari esteri della repubblica francese ha ricevuta la communicazione statagli fatta dal ministro plenipotenziario di sua maestà britannica della nota dei candidati, che dai voti dei diversi priorati sarebbero chiamati alla dignità di gran maestro dell'ordine di Malta, ed ha sottoposto al prima console la proposizione concertata fra i priorati dell’ordine ed approvata da sua maestà, di definire pro hac vice a sua santità la scelta fra essi. Il primo console in fatto di ciò che è relativo all'ordine di Malta non si è prefisso altro scopo, che di vedere l'articolo X del trattato di Amiens convenevolmente adempito e di allontanare tutte le circostanze, che potessero per avventura render questa esecuzione lunga e difficile. Inoltre gli sta a cuore, come sta a cuore di sua maestà britannica, che la Francia e l'Inghilterra operino d'accordo per sempre più assicurare l'indipendenza e l'assestamento dell'ordine di Malta; egli acconsente adunque a ciò che la scelta dei candidati proposti dai voti dei priorati sia per questa volta deferita a sua santità.