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102 VITA DI PIO VII

venivano agitando da qualche mese, la quale pretendeva che il nunzio apostolico non avesse giurisdizione canonica in Madrid e che dovesse la sua rappresentanza limitarsi a quella di un ambasciatore di principe secolare, rivolse tutte le sollecitudini al vantaggio dello stato e di Roma. Dicemmo, che l'equilibrio stabilito nel sistema monetario con manifesto sacrificio dell'erario ma con immenso vantaggio dei sudditi, crebbe a lui rinomanza: aggiungemmo, che per pubblici bandi avvisavasi ai mezzi di ritirare la moneta erosa, ed i luoghi stabilivansi dei depositi: quindi, necessaria conseguenza di tante sollecitudini, furono date le norme per la riduzione dei pagamenti in virtù delle obbligazioni contratte in tempi di discredito, e la tariffa degli agi fra la moneta d’argento e la erosa. Tale era la compiacenza di Pio VII per quest'opera finanziera, che volle contrasegnato il secondo anno del suo pontificato da una medaglia, in cui rappresentavasi una donna sedente, che d'una mano sorreggea la bilancia e dell'altra il cornucopia, simbolo dell'abbondanza con la epigrafe: MONETA RESTITVTA. Altra felicità e gloria di Roma le arti, e queste richiamarono le sue tenere sollecitudini. Ne parleremo per ora di volo, come di primi segni del suo genio dispostissimo a favorirle, sicuri che nel progresso di questa storia ci si offrirà occasione di parlarne distesamente. Il nome di Antonio Canova omai cominciava a rendersi ammirando per lodate opere di scalpello. Avea egli condotta la sua statua del Perseo lodatissima, che ha in mano la testa di Medusa: proponevane l'acquisto a monsignor Litta tesoriere della camera: n'ebbe rifiuto, e comperavala un tal Bossi pittore in Milano. Parea a Pio VII atto poco cortese quello del suo tesoriere, e più il disapprovava, perchè non aveagli parlato e della domanda, e del dato rifiuto. Ne ordinava pertanto l'acquisto: pregava si contentasse di pagamenti a rate per la trista condizione del tesoro: agevolmente ottenevalo. Crebbe speranza agli artisti e gloria al pontefice il grazioso tratto, per se solo bastevole a dimostrare , come le arti in migliori condizioni, avrebbero trovato in esso un fautore magnanimo e coraggioso. Vedrassi