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LIBRO II 87

santo padre equivaleva appunto alle somme da essi impiegate nello acquisto dei beni appartenenti alla chiesa. L'arrivo di questa lettera confortò quanti erano in Roma coloro, che riguardavano come beneficio la conclusione del concordato fra la santa sede e la Francia. La risposta inviata dal santo padre era improntata dello stile e del carattere del pontefice. Avea il cardinal Consalvi tratto profitto da questa occasione per dichiarare al primo console quali fossero i più intimi sentimenti della santa sede. Mostravasi pienamente per essa la franchezza e il candore di un sovrano assistito nelle bisogna dello stato da uno dei più valenti ed accorti politici dei nostri tempi. Egli parla con dignità e con candore all'uomo che in quel momento avea in mano i destini di una gran parte di Europa; gli manifesta con evangelico coraggio i suoi desideri, quello che aspetta Roma, quello che la religione domanda. Da essa possono desumersi le prove di deferenza offerte dal pontefice a lui che governava lo stato, e reggeva quella Francia che avea resa invincibile1. Riposavasi sulla nota abilità del cardinal Caprara, che per la volontà consolare gli affari della sua legazione trattava col signor Portalis, da Bonaparte incaricato di tutto quello che riguardava l'esercizio del culto: erano sue attribuzioni presentare le proposizioni delle leggi,

  1. Riproduciamo un brano di lettera che in poche pagine riassume i voti, i bisogni, e la situazione dello stato pontificio. Dopo avere con essa manifestata la sua soddisfazione per la pace conchiusa con le potenze Europee, parlato della scelta da farsi del gran maestro di Malta, accettati i buoni uffici per la restituzione di Benevento e Pontecorvo, e altre cose gravissime prese in considerazione, conchiude. « Noi imploriamo dal vostro cuore la restituzione delle tre legazioni, ed un compenso per la perdita di Avignone, e di Carpendras, decretata dall'assemblea costituente, e non dubitiamo punto, dopo le benevoli parole con quali voi avete voluto esprimervi con noi, che nell'ambire la gloria di benefattore della santa sede, gareggerete cori gli antichi reggitori della Francia, cui tanto deve, come noi ci facciamo un dovere di ricordarlo con riconoscenza ».