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LIBRO II 85

za detto al console: « A nome del sovrano pontefice e sotto i vostri auspicî, generale primo console, è che io vengo ad adempiere in mezzo ai francesi le auguste funzioni di legato a latere. Io vengo, aggiungea, nel centro di una grande e guerriera nazione, di cui avete innalzata la gloria con le vostre conquiste, assicurata l'esterna tranquillità per una pace universale, per cui voi siete giunto al colmo della felicità e reso avete libero l'esercizio della religione. Questa gloria a voi solo serbavasi: voi la godete intera. Quel medesimo braccio che vinse le battaglie, che segnò la pace con tutte le nazioni ridonerà lo splendore ai templi del vero Dio, rialzerà gli altari e confermerà il divino sua culto. Terminate, generale console, questa santa opera sì lungo tempo desiderata dai vostri ministri e da tutta la nazione. Io non ometterò cosa alcuna per cooperarvi. Interprete fedele dei sentimenti del romano pontefice, il primo ed il più dolce dei miei doveri è di esprimervi i suoi teneri sentimenti per voi ed il suo amore per tutti i francesi. I vostri ordini regoleranno la mia dimora in Francia: io non me ne allontanerò, che depositando nelle vostre mani i monumenti di questa importante missione, durante la quale voi potete esser sicuro che nulla da me farassi, che sia contrario ai diritti del governo e della nazione. Siavi mallevadore della mia sincerità e della fedeltà da me promessa il mio titolo, la cognita mia ingenuità, ed, oso dirlo, la confidenza istessa che il sovrano pontefice e voi medesimo mi avete sì gentilmente accordata. » Alla dignità di queste parole rispondea il primo console amorevolmente e quindi diviso in settantasette articoli emanava un decreto che al cardinal legato a latere in Francia della sua ecclesiastica autorità concedeva l'esercizio. Offrivansi da Bonaparte nobilissimi doni a quanti occuparonsi del concordato. Erasi la moderazione di Pio VII opposta alla consuetudine adottata per cortesia in tutte le corti, di spedirsi cioè reciprocamente donativi in occasione di qualche trattato felicemente conchiuso, e ciò in considerazione dello stato lacrimevole in cui era posto l'erario: queste riflessioni furono dal mi-