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LIBRO II 81

quel porporato accordava l'uso della croce papale, insegna e carattere di legatizia rappresentanza e le norme segnavagli dalle quali non dovea discostarsi. Prostrato Caprara al bacio del piede e della mano, ricevutone l'amplesso e la benedizione pontificia, partì per Parigi, ove giunse il giorno quattro ottobre accolto con profondo rispetto dalle autorità francesi: nè fu senza pro; chè Bonaparte, il quale avea congregati i vescovi di Francia in un concilio così detto nazionale, non avendo più bisogno del loro suffragio, perchè composti i dissidi e conchiusa la pace desiderata, li sciolse. Ben videro dessi quanta imprudenza era nelle opere e nei consigli loro e ben più il videro quei vescovi d'Italia i quali anelavano di condursi al conciliabolo parigino1. Il cuore paterno del vicario di Cristo, che a prepararsi al grande atto, ad implorar lumi dal cielo ad esempio dei pontefici s. Leone, s. Gregorio è Innocenzo 1II, avea per il vantaggio dei popoli aperti i tesori delle sacre indulgenze2, prima di metter mano nelle tanto penose, quanto delicate operazioni imposte dai patti omai sanciti fra la santa sede e la Francia, pubblicava il giorno ventiquattro novembre una costituzione canonica accetta molto al console, e molto lodata da quanti volevano ardentemente calmati gli antichi dissidi, rimosse le cause del mal umore, appianata la via a tempi più tranquilli e sicuri. Erasi il papa con grave dolore dell'animo suo, sempre abborrente da ogni violenza; diretto agli arcivescovi e vescovi francesi per invitarli alla spontanea rinuncia delle loro sedi vescovili. Il breve apo-

  1. Segnalavasi fra questi il vescovo di Nola Benedetto Solaro. Al console piacevano tali contese, anzi le promovea per suo utile, se dobbiamo aggiunger fede a chi conobbe gl’intimi pensieri di quel gran capitano del nostro secolo, mentre per natura, per uso e per massima valutava, applaudiva ed in cuor suo preferiva la romana dottrina.
  2. Non estendevasi il giubileo a coloro che dal romano pontefice, dalla santa sede e dai giudici ecclesiastici erano stati nominatamente anatemizzati.
    Giucci. Vita di Pio VII — I