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può alterarne il peso od il titolo senza consenso del Parlamento.
117. Il Re amministra le rendite dello Stato col mezzo di un consiglio di finanze composto di quattro gran mastri di conti, e presieduto dal ministro delle finanze.
118. Il ministro delle finanze è obbligato a presentare ogni anno al Parlamento il bilancio delle entrate e delle spese.
Se dall’esame del bilancio, il Parlamento riconosce il Consiglio di Finanze colpevole di negligenza, lo censura.
Se si tratta di peculato, di concussione o di grave irregolarità, la Camera dei Comuni accusa il Consiglio di Finanze, e la Camera dei Pari lo giudica.
119. Il bilancio dell’amministrazione delle finanze sarà, prima di essere presentato al Parlamento, pubblicato per mezzo della stampa, affinchè la Nazione sia a giorno della situazione finanziaria del regno.
120. È provveduto alle spese del Re e sua famiglia per mezzo di una lista civile di cui l’ammontare vien fissato dal Parlamento per la durata di ciaschedun regno.
Della discendenza e della famiglia reale.
121. La monarchia Siciliana è ereditaria, nel ramo attualmente regnante della casa dei Borboni, di maschio in maschio per ordine di primogenitura e col diritto di rappresentanza.
122. Se la discendenza mascolina arriva ad estinguersi, la corona è devoluta alla femmina che si tro-