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tenere l’ordine e la pubblica quiete furono accuratamente concertate fra uomini, che sebbene nelle politiche loro opinioni discordi, pur emulavansi nel volere il bene del paese, e si rendevano vicendevole giustizia della santità di loro intenzioni.

Il tesoro reale, pingue di cospicue somme ad onta delle gravi spese nelle ultime circostanze incontrate, fu rispettato. Il ministro della guerra chiese solo, ed ottenne dalla giunta, una somma di 150,000 franchi, per sopperire alla sussistenza ed alle paghe delle truppe che partivano da Torino per Alessandria e Genova, durante il loro cammino1.

  1. Questa misura presa dal ministro della guerra ond’evitare che più battaglioni dovendo traversare gran parte del Piemonte fossero nella loro marcia a carico de’ paesi pei quali passavano, ed impedire che nascessero disordini, tanto a temersi in cosi critiche circostanze, die’ luogo ad insigne calunnia ripetuta da molti giornali, e da M. de Beauchamp. Dissero che questi 150 mila franchi furono il prezzo della consegna della cittadella. Io dichiaro qui colla certezza che niuno possa smentirmi: 1. che gli ufficiali ai quali era affidato il comando della cittadella e di sua guarnigione, non fecero difficoltà alcuna all’ordine ricevuto dal ministro della guerra di abbandonnare la cittadella, e che non vi apposero condizione di sorta, e 2. che la somma in questione è stata pagata dal tesoriere di guerra al maggiore Enrico, incaricato dal ministro, come sta scritto nella lettera ministeriale diretta all’intendenza generale di guerra, di servirsene per il soldo e la sussistenza delle truppe che doveano partire da Torino, coll’obbligo di renderne conto, e versarne il sopravanzo, qualunque fosse, nelle tesorerie d’Alessandria o di Genova.

    Precipitati gli avvenimenti, dispersesi le rimanenti truppe, fu impossibile al maggiore Enrico di seguire puntualmente le istruzioni del ministro, ma nonpertanto non è meno pronto quest’uffiziale a giustificare l’impiego da lui fatto della somma statagli consegnata.

    E quindi chiunque si facesse a dire, o ripetere che la cittadella di Torino fu abbandonata alla guardia nazionale a prezzo d’argento od a qualunque altra condizione, direbbe o ripeterebbe una menzogna.