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della rivoluzione di roma | 89 |
mana, li spinse ad escogitare qualche ripiego che attirando gente, provocasse una luminaria nel Corso affinchè questo desse impulso e incoraggiamento al resto.
In seguito di ciò i circoli inviarono deputazioni al municipio; ma il municipio erasi già chiaramente espresso che dell’affare della Costituente non voleva mischiarsi nè punto nè poco, e quindi non avrebbe sottoscritto atto veruno tendente a festeggiarne la promulgazione. Fu bensì autorizzato il segretario ad emettere due parole al pubblico, e furon le seguenti:
» Sopra richiesta di vari circoli della città per acclamare con esterne dimostrazioni la convocazione dell’Assemblea enunciata nell’ordinanza del 29 corrente, si dispone che nelle prossime sere del 31 decembre e 1° gennaio siano collocate due orchestre nella piazza del Popolo, rimanendo a cura dei cittadini raddobbo e la illuminazione delle rispettive abitazioni, specialmente nella via del Corso.
» Il magistrato romano, soddisfacendo così allo scopo di dare regola alle pubbliche dimostrazioni, è certo che i cittadini tutti gli sono garanti del mantenimento dell’ordine pubblico, che in ogni altra circostanza è stato il soggetto di universale ammirazione.
- » Dal Campidoglio, li 30 decembre 1848.
» Giuseppe Rossi segretario .» 1
Dobbiam dichiarare, perchè giustizia lo esige e la verità storica ce ne impone l’obbligo, che instando effettivamente i delegati dei circoli ch’eran cinque, cioè
- Biagio Placidi
- Tito Borgia
- Michele Chiarini
- Giacomo Montefoschi
- Angelo Bezzi,
affinchè il municipio cooperasse colla sua autorità ad ordinare il proseguimento delle feste per la proclamazione della Costituente, e la magistratura persistendo nel non
- ↑ Vedi la Gazzetta di Roma del 30 decembre.