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della rivoluzione di roma | 79 |
Francesco Cito,
Marchese Pignatelli,
Principe di Santangelo,
Duca della Regina,
Ambrogio Caracciolo,
Duca di Castelminardo.
E dopo avere ascoltato il loro discorso, dette ad essi una risposta riportata dal Tempo del 12.
Il detto giorno 10 giunsero pure
Il cardinal Vannicelli Casoni, e1
Il signor di Charras, aiutante di campo del generale Cavaignac.
L’11 tenne concistoro, ove provvide a due chiese arcivescovili e dieci vescovili.2
Recatisi a Gaeta circa la metà del mese un caporale ed un drappello di soldati pontifici fuggiti da Roma per le indegnità di cui erano stati testimoni, il Santo Padre gli ammise il 17 al bacio del piede e tenne loro un commovente discorso.
Nel detto giorno 17 vi giunsero:
Don Antonio Pandolfelli,
Il duchino don Nicola di Sangro,
Il marchese don Angelo Imperiale,
Il cavaliere don Giulio Zurlo,
Il cavaliere don Francesco Scorza direttore del ministero dell’interno,
Il cavaliere don Federigo del Re coadiutore,
Don Leopoldo del Re astronomo.3
Il giorno 18 vi andò il principe di Satriano generale in capo dell’armata di spedizione di Sicilia, con suo figlio il duca di Cardinale. Sua Santità ricevette pure la deputazione della corte suprema di giustizia.4