Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/747


della rivoluzione di roma 743

È questo il dilemma che noi ci limitiamo a proporre, e che lasciamo agli altri di risolvere. Ma intanto questo dilemma insoluto, questo sbilancio che colpisce milioni di persone, finchè non si trovi il modo di risolverlo adeguatamente coll’equiparare per quanto è possibile le spese con i proventi delle moltitudini, non lascia di essere una delle più terribili piaghe sociali, una minaccia costante, una causa permanente di malcontento, e quindi un fomite a quelle tendenze de’ popoli a secondare in ogni dove i moti rivoluzionari. D’altra parte chi soffre è ben naturale che gridi, e queste grida tocca ai governanti di studiare il modo non già di soffocarle colla forza, sibbene di farle tacere con qualche efficace rimedio.

Ma se a lungo svolgemmo e paratamente parlammo di alcuni aggravi siccome eccitatori di schiamazzi e di malcontento, giustizia e verità esigono che al quadro non del tutto lusinghiero che presentammo delle cose di Roma, facciam succedere la narrazione di un fatto di gravissimo momento, il quale venne a migliorarne le condizioni e a porgere un considerabile compenso. E questo fatto è l’affluenza costante di forastieri che dal 1815 al 1847 ebbe luogo. Calcolasi che il loro concorso vi abbia fatto entrare un cento milioni di scudi romani, valutando un tre milioni all’anno circa. Questo concorso però, non c’illudiamo, mentre costituì un nuovo provento, alterò le condizioni di Roma contribuendo all’accrescimento del vivere. Imperciocchè è manifesto che se da un lato aumentò l’agiatezza, dall’altro quest’agiatezza maggiore deprezzò il danaro, accrebbe il valore di tutte le cose necessarie alla vita, e fu causa precipua dell’aumento delle pigioni contro di che tanto si grida.

Egli è chiaro come la luce del giorno che se alle rendite territoriali già esistenti aggiungevansi ogni anno circa un 3 milioni di scudi (e chi scrive le presenti carte come uno dei principali impiegati ed uno dei rappresentanti il primo banco d’Italia può parlare di ciò fondata-