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Egli è singolare che questa nomina venne annunziata nel Monitore senza formalità veruna di decreto, ordine, o notificazione, ma con un semplice articolo di giornale, e senza veruna sottoscrizione; cosicchè resterebbe sempre a sapersi da chi venne eletto questo potere esecutivo.

L’assemblea peraltro decretò il 1° di luglio che i cittadini Armellini, Mazzini e Saffi avevano ben meritato della patria.1

Il generale Garibaldi poi ed il ministro della guerra Avezzana, accennando ai fatti accaduti, indirizzarono il 1° di luglio parole di elogio e di consolazione ai Romani, le quali posson leggersi nel nostro Sommario;2 ed il triumvirato nel dimettersi dava l’addio ai Romani con un proclama da noi riportato nel Sommario.3

Il Consiglio comunale venne incaricato di intendersela coi Francesi. Pe’ quali il generale Oudinot propose alcuni articoli che riferiamo in Sommario,4 ed il municipio alla sua volta volle aggiungerne quattro che posson leggersi egualmente in Sommario.5 Rigettati dal generale Oudinot, decise il municipio di non accettar patti per non compromettere minimamente la dignità del popolo romano, dichiarando solo di cedere alla forza. Ciò annunziava col seguente proclama che crediamo dover trascrivere:


«S. P. Q. R.


» Romani!


» Il coraggio da voi dimostrato nella difesa di Roma, i sacrifici che incontraste vi hanno assicurata la gloria e la stima degli stessi stranieri. Una difesa ulteriore,

  1. Vedi Monitore, pag. 653.
  2. Vedi Sommario, n. 98 e 99.
  3. Vedi detto, n. 100.
  4. Vedi detto, 2. 101 e 102.
  5. Vedi detto, n. 103.