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e riprese, or da’ Francesi, or da’Romani, finalmente questi dovettero cedere e lasciare gli anzidetti locali nelle mani dei Francesi. Non così potè dirsi della villa già Giraud, e del casino chiamato il Vascello, il quale rimase costantemente e durante tutto l’assedio nelle mani dei Romani, ad onta degli sforzi de’ Francesi per occuparlo.

La gloria e l’onore della difesa dei Romani si dovette precipuamente alla legione di Garibaldi ed a quella lombarda. Ma le perdite in entrambi le legioni, e massimamente tra gli ufficiali, furono immense ed irreparabili. Il fiore di questi vi perdette la vita.

Secondo la relazione del general Garibaldi perirono gli ufficiali seguenti, cioè:

I colonnelliMasinaDaverio — Pollini.
Il maggiore — Ramorino.
I capitaniDandolo — David.
I tenenti — Cavalieri Emmanuele — Bonnet — Grassi — Gazzaniga — Scarani — Lorete.
L’aiutante maggiore — Peralta.1

Tra i feriti poi furon da annoverarsi:

Il colonnelloMarocchetti.
Gli uffizialiBixioMameli.

Posteriormente fu pubblicata dal governo una nota generale di tutti i feriti, la quale ne porta il numero a 350, fra i quali erano 27 gli ufficiali.

Secondo però il Torre, meglio di tutti informato di queste faccende, gli ufficiali uccisi nei fatti del 3 di giugno furono 19, ed i feriti 32; e cosa notevole e rilevantissima si è che fra tutti questi morti e feriti non vi fu un solo che potesse dirsi veramente romano. Il medesimo Torre poi dice che furon 500 i soldati tra feriti e morti.2

Intanto e mentre ferveva il combattimento sul Gianicolo, un distaccamento francese passato il fiume a nuoto nelle vicinanze del ponte Molle il quale era rotto, veniva

  1. Vedi Monitore, pag. 560.
  2. Vedi Torre, vol. II, pag. 184.