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Obbligavansi con decreto le autorità municipali a prestare man forte agli esattori della dativa.1

Il giorno 30 veniva pubblicato un decreto del 27 col quale si assoggettava la santa Casa di Loreto a somministrare immediatamente la somma di scudi trenta mila.2 Nel primitivo progetto era scritto scudi quaranta mila. Poi il Mazzini stesso corresse il decreto, e lo restrinse a trenta. Cid diciamo perchè l’originale dell’atto è nelle nostre mani.3

Esentavansi dalla requisizione, con decreto del 29, i carri per uso della nettezza pubblica.4

Un ordine poi del triumvirato del 30 scioglieva la legione romana (ossia il 10° di linca) e decretava la formazione d’un nuovo reggimento.5 Aprivasi un credito al ministro dei lavori pubblici di scudi 1,584 51 per indennizzare i danneggiati dall’Aniene.6 E promulgavasi dal municipio una notificazione sul trasporto del letame.7

Notificava poi il triumvirato il giorno 31 che le ordinanze restrittive del libero transito per le porte di Roma, non erano applicabili ai rappresentanti del popolo i quali facessero constare della lor qualifica, mostrando la medaglia.8 Accordavasi inoltre il giorno 31 una proroga di dieci giorni per le cambiali o effetti commerciali scadenti dal 1° al 15 di giugno.9

Fra le cose meritevoli di esser notate citeremo la partenza per Ancona del ministro della guerra Avezzana, accaduta il 31 maggio, per una missione straordinaria.10


  1. Vedi Monitore, pag. 521.
  2. Vedi detto.
  3. Vedi Autografi ec., n. 72.
  4. Vedi Monitore, pag. 521.
  5. Vedi detto, pag. 521. — Vedi Speranza dell’epoca del 31.
  6. Vedi Monitore, pag. 525.
  7. Vedi detto.
  8. 8 Vedi detto, pag. 528.
  9. Vedi detto del 1° giugno, pag. 529.
  10. Vedi Speranza dell’epoca del 31 maggio.