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54 | storia |
governo di Sua Santità, senza fare osservazioni salvo quelle che posso credere convenirsi a mantenere l’ordine e la quiete ch’ella mi dice essere la cosa che soprattutto stia a cuore del governo.
» Eccellenza! Non so se tutti quelli coi quali ha trattato, e che seco lei corrispondono, le parlino senza maschera e così schiettamente come le ho fatto io! Questa è la mia maniera nè mai la cambierò.
» Ho l’onore ec.
- » Bologna, 5 decembre 1848.
» Zucchi.
» A sua eccellenza » Il signor ministro Galletti » Roma.» |
Dalla Gazzetta di Genova del 13 decembre 1848.1
La lettera del generale Zucchi chiarisce molti punti di storia, e mentre onora la integrità e l’abilità del generale nello aver raggiunto lo scopo che si era proposto giustifica il ministro Rossi che lo scelse a quest’officio e lo destinò a recarsi sul luogo.
Ora parleremo di altra lettera anche più importante che venne ad attrarre, quantunque in vario senso, l’interesse di tutta l’Europa.
Vogliamo parlare di quella lettera che Luigi Bonaparte, il quale aspirava alla presidenza della repubblica francese, diresse al nunzio pontificio in Parigi e che venne riportata nel Journal des Débats del giorno 9 dicembre. Eccone la traduzione:
- Monsignore!
» Non voglio lasciare accreditare presso di voi le voci che tendono a rendermi complice della condotta che tiene in Roma il principe di Canino.
- ↑ Vedi Documenti vol. VII, n. 8.