Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
570 | storia |
» La fortuna vi si presenta propizia per lavare la macchia dello schiavo; se lasciate sfuggire l’occasione il vostro servaggio sarà eterno.
» L’ultimo dell’abborrita razza borbonica, ad onta di tanto sangue sparso dai martiri italiani, ad onta di tante maledizioni, vi calpesta ancora, ma tremante, ma con la coscienza del condannato che fu segnato in fronte dalla vendetta di Dio.
» L’Austria vinta le cento volte dalla valorosa Ungheria, combattuta dai popoli di Germania che risorgono a libertà, è un colosso di creta che si spezza e cade. Un feroce Generale Tedesco coi suoi Croati corre oggi impunemente alcune provincie d’Italia, ma ricordiamoci che pochi mesi sono i Croati entrarono nella capitale dell’Ungheria, e che oggi gli Ungheresi entrano a Vienna.
» In ogni paese di Europa s’innalza possente la voce del popolo e caccia i Re, e trionfa delle frodi diplomatiche, e trascina nel fango i ministri che si vendono ai Re e ai traditori. Quei Francesi, ch’erano venuti per abbattere la libertà in Roma, sono divenuti oggi ammiratori del valore romano, e si chiamano nostri amici.
» Fratelli! imitate l’esempio di Roma e di Venezia.
» Fratelli! sorgete, e al solo grido di libertà uscito dai vostri petti, fuggiranno i tiranni e gl’infami servi dei tiranni.»1
Ci nausea per verità il dover riportare ad ogni momento proclami ai Romani, proclami ai Francesi, ai Napolitani, agli Ungheresi, ai popoli della Germania, e tutti tendenti a distoglierli dai sentimenti del dovere e della fedeltà, tutti eccitanti al disordine e all’esterminio. Ci grava di averne riferiti già tanti nel contesto della nostra storia; e pure se vogliono conoscersi bene i tempi che correvano, le passioni ch’erano in giuoco, e gl’in-
- ↑ Vedi Documenti, n. SO . — Vedi Pallade, n. 531.