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Nello stesso giorno 16 il general Roselli il quale godeva fama di onesto, e passava per uno dei repubblicani di buona fede, emetteva un ordine del giorno contro la licenza militare così concepito:


«Ordine del giorno 16 maggio 1849.


» Continui e scandalosi reclami arrivano tutto giorno a questo Comando Generale sopra gli abusi di una licenza militare che disonora il nobile uffizio di difensore della Repubblica.

» Questo Comando Generale è fermamente risoluto di porre affine un termine a tanta sfrenatezza, proteggendo per tutte le vie legali la proprietà, e la sicurezza dei cittadini.

» In conseguenza di che mentre si prevengono tutt’i militari di qualunque grado od arma del dovere di rispettare le leggi, la proprietà, e la sicurezza dei cittadini, si dichiara che qualunque nuovo fallo in questo genere, sia anche minimo, verrà punito colla catena corta da quindici giorni a due mesi secondo la gravità dei fotti, e salve sempre le pene maggiori per più enormi reati.

» I Comandanti de’ Corpi faranno nota questa disposizione, e ne saranno personalmente responsabili della esecuzione.

Il Generale in Capo Roselli.1


Creavasi pure con ordinanza del ministro Montecchi, a tutela dei monumenti, una commissione composta dei cittadini

Visconti, archeologo
Podesti, pittore
Capalti,      id.
Silvagni,    id.
Bienaimé, scultore.2


  1. Vedi Monitore, pag. 469.
  2. Vedi detto, pag. 469.