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della rivoluzione di roma | 521 |
Il generale Oudinot informò il triumvirato sulle cagioni del suo rifiuto di accettare le ultime proposte, dicendo così:
- «Signori Triumviri,
» Dal Quartier generale il 31 maggio 1849.
» Questa mattina ho avuto l’onore di farvi sapere che io per parte mia accettava l’ultimato che vi è stato trasmesso il 29 maggio dal signor di Lesseps.
» Con mia grande sorpresa il signor di Lesseps mi reca al suo ritorno da Roma una specie di convenzione in completa opposizione allo spirito e alle basi dell’ultimato. Sono convinto che firmandola il signor di Lesseps ha oltrepassato i suoi poteri. Le istruzioni che ho ricevute dal mio governo m’interdicono formalmente di associarmi a questo ultimo atto. Lo riguardo come non avvenuto, ed è mio dovere dichiararlo senza alcun ritardo.
» Il Generale |
Il Mazzini tre giorni dopo mise tutto a cognizione del pubblico, dando una storia succinta delle particolarità che fece inserire nel Monitore. Quantunque ciò entri nel mese di giugno, che oltrepassa il periodo impostoci nel presente capitolo, pur non ostante essendo il compimento dei negoziati col Lesseps, o l’atto finale col protagonista della commedia, crediamo di trascriverlo nel presente; aggiungendo che gli originali di questo racconto (tutti di carattere del Mazzini, in numero di cinque foglietti staccati, da lui distinti co’ numeri 1, 2, 3, 4 e 5) sono nelle nostre mani, e posson vedersi nella nostra raccolta.2