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«Ordine del giorno.


» Con dispacci telegrafici dei 28 e 29 maggio, i ministri degli affari esteri e della guerra informano il generale in capo che la via delle negoziazioni è esaurita negli Stati romani, che due reggimenti d’infanteria e due compagnie del genio sono imbarcate a Tolone per venire a raggiungere l’armata e prender parte alle operazioni.

» A datare da questo giorno, le ostilità riprendono il loro corso: l’agente diplomatico è richiamato in Francia.

» Villa Santucci, 1° giugno 1849.


» Il Generale, Comandante in capo''
» Oudinot di Reggio1



Questi dispacci furono comunicati è vero la mattina del 1° giugno, ma la presunzione è che l’Oudinot li conoscesse per lo meno fin dalla sera del 31. Il Lesseps sostiene alla pagina 67 del suo opuscolo, varie volte menzionato, che la sera del 31 il generale Oudinot non poteva aver ricevuto il dispaccio del 29.

Sia dunque che il governo francese, trovandosi in forza sufficiente per incominciare un assedio regolare, avesse giudicato opportuno di far cessare la’ commedia diplomatica del Lesseps, sia che la sua condotta ambigua avesse eccitato sospetti d’inabilità e di debolezza, per non dire di parzialità verso i reggitori della romana repubblica, egli è un fatto che mediante le sovraespresse istruzioni, perdendo ogni qualifica, rientrò nel puro nulla. E questi sospetti di parzialità e d’inabilità posson trovare la loro spiegazione in una corrispondenza importantissima che tenne col conte Rayneval, e che viene riportata dal Miraglia nella sua storia.2


  1. Vedi Documenti, vol. IX, n. 89. — Vedi Miraglia, pag. 242. —
    Balleydier, vol. II, pag. 192. — Vaillant, pag. 20.
  2. Vedi Miraglia, ptg. 220 e seguenti.