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che giudicherà convenevoli tanto per la difesa del paese quanto per la salubrità (sic) delle sue truppe. Essa rimarrà estranea all’amministrazione del paese.

» Art. 4. La Repubblica francese garantisce da qualsiasi invasione straniera i territori occupati dalle sue truppe. In conseguenza il sottoscritto, d’accordo col signor Generale in capo Oudinot di Reggio, dichiara che ove gli articoli suespressi non fossero immediatamente accettati, riguarderà la sua missione come finita, e l’armata francese riprenderà tutta la sua libertà d’azione.

» Dato dal Quartier generale dell’armata francese, Villa Santucci, 29 maggio 1849.


Alle dette proposizioni venne risposto dal municipio e dall’assemblea in senso negativo.1

Il primo si limitò a dire con dignità che coerentemente alla propria istituzione ed alle condizioni del paese, non poteva prendere alcuna parte alle proposte comunicategli col foglio del 29 di maggio.2 L’assemblea poi riconoscendo nelle nuove proposizioni del Lesseps le stesse, presso a poco, ch’erano state rigettate, doveva mantenere lo stesso contegno con lui, e quindi rimettere al triumvirato il carico della risposta.3

Il termine perentorio espresso dal Lesseps con quello immediatamente ci racconta egli medesimo che andava a spirare 24 ore dopo, cioè il giorno 30 a mezzanotte.

Vedendo però il Lesseps che al campo del generale Oudinot regnava insolito movimento, ed essendosi quindi potuto accorgere che si meditava un attacco su Roma, o per lo meno contro i suoi approcci, diresse il 30 una lettera al generale del genio Vaillant colla quale respingeva

  1. Vedi Monitore, pag. 524.
  2. Vedi detto.
  3. Vedi detto.