Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/501


della rivoluzione di roma 497



CAPITOLO XV.


[Anno 1849]


Missione del Lesseps in Roma. — Storia de’ suoi negoziati dal 16 al 31 maggio 1849. — Istruzioni da lui ricevute in Parigi. — Suo abboccamento col generale Oudinot. — Armistizio con Roma. — Suoi primi sdegni contro i demagoghi. — Proposizioni del 19, scartate dall’assemblea. — Stato di Roma. — Oudinot e Lesseps dichiarano il 20 essere rotte le trattative. — Riunioni di Francesi al palazzo Colonna. — Nota stravagante emessa dal Lesseps il 24 nel ritirarsi a villa Santucci. — Ne succede altra più mite. — Nuove proposizioni del 29, egualmente scartate. — Succedono a queste nuove e finali proposizioni del 31 di maggio, rigettate sdegnosamente dal generale Oudinot. — Il governo francese ritira i poteri al Lesseps e lo richiama in Francia. — Rottura dei negoziati. — Osservazioni sulla condotta incerta, ambigua e contradittoria del Lesseps.


La misteriosa missione dell’incaricato francese de Lesseps in Roma nella seconda quindicina del maggio 1849 formerà il soggetto esclusivo del presente capitolo, il quale si chiuderà con il rifiuto delle sue definitive proposizioni per parte del generale Oudinot, il suo richiamo, la sua partenza, e la rottura conseguentemente di qualunque negoziato co’ reggitori di Roma.

Esaminando con calma la missione del Lesseps, ci si presenta sotto le apparenze di una sosta, di una tregua, che diplomaticamente traducesi in sospensione di ostilità; ma o sosta o tregua o armistizio che voglia chiamarsi, essa somministrò ai Francesi i mezzi necessari per intraprendere un assedio regolare, e questo vedemmo incominciar subito dopo la partenza del Lesseps.