Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
476 | storia |
La commissione intanto ch’erasi formats per porgere soccorsi ai feriti, ed alla testa della quale erano
- La Principessa Trivulzio di Belgiojoso,
- Enrichetta Pisacane,
- Giulia Bovio Paolucci, e
- Padre Gavazzi, avvertiva i Romani che due cittadini per ogni rione avrebbero fatto la questua pei feriti.1
Con circolare poi del 6 del sostituto del ministro dell’interno G. De Angelis, si ammonivano i commissari dei rioni a formare i centri per raccogliere le questue e i sussidi.2
Questi ultimi atti a sollievo dei feriti non possono non lodarsi, imperocchè tendevano ad alleggerire i mali di quegli sventurati, e quindi come atti umani e caritativi meritano un’attenzione speciale. Come pure è da lodarsi il provvedimento del municipio, il quale a prevenire abusi, soprusi, e angherie dandose alla popolazione in que’ momenti tristissimi, ordinava a tutti coloro che avean depositi d’olio, di darne l’assegna.3 Abolivansi inoltre tutti i rescritti o nomine di soprannumerati o successioni a impieghi e cariche. 4 Diminuivansi pure per ordine del ministro delle finanze i dazî sopra talune merci e generi di cui davasi la nuova tariffs.5 E con ordine sempre del 6, del ministro della guerra, disponevasi che sul forte sant’Angelo sventolasse la bandiera rossa in tempo di combattimento, e quella tricolore in tempo di tregua.6
Altri provvedimenti adottavansi dal municipio relativamente agli spacciatori di olio.7