Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/468

464 storia

» Che Roma difende per diritto e dovere la propria inviolabilità, ma deprecando, siccome colpa contro la comune credenza, ogni offesa fra le due Repubbliche;

» Che il Popolo Romano non rende mallevadori dei fatti d’un Governo ingannato i soldati che, combattendo, ubbidirono;

Il Triumvirato

» Decreta:


» Art. 1. I Francesi, fatti prigionieri nella giornata del 30 aprile, sono liberi, e verranno inviati al campo francese.

» Art. 2. Il Popolo Romano saluterà di plauso e dimostrazione fraterna, a mezzo giorno, i bravi soldati della Repubblica sorella.

» Roma 7 maggio 1849.


L’originale del presente decreto tutto di carattere del Mazzini è da noi posseduto.2

Due ore dopo, i prigionieri erano sulla piazza di san Pietro, e vi eran pure tutti i repubblicani romani per festeggiarli e dar loro l’osculum pacis & amicitiæ, che francescamentc chiamasi l’accolade. E accolades, e baci, e abbracci fraterni s’intrecciarono numerosissimi. Può immaginare ognuno se tanto pei Francesi liberati, quanto pei Romani liberatori, dovesse esser quello davvero un momento di gioia festevole, e direm pure commovente. La generosità romana che abbiamo redato trova sempre la sua applicazione in quel famoso parcere subjectis & de-

  1. Vedi il Monitore del 7 maggio, pag. 427.
  2. Vedi nel vol. Autografi ec. n. 25.