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della rivoluzione di roma | 459 |
L’originale di questo feroce proclama, tutto di carattere del Mazzini, è nella nostra raccolta.1
Preoccupato sempre il governo romano dall’avvicinarsi de’ Napoletani, pubblicava il giorno 4 un dispaccio telegrafico annunziante che i Napoletani si vedevano alle Frattocchie. 2 Ed il 5 altro dispaccio telegrafico dava avviso di uno scontro dei nostri co’ Napoletani a Torre di mezza via e della fuga di questi ultimi.3
Il giorno 6 altri scontri fra i medesimi, fondati egualmente sopra dispacci telegrafici, venivan pubblicati, ed annunciavasi pure l’ingresso di parecchi prigionieri napolitani i quali si attesero e non giunsero.4
Il 7 poi, lo stesso triumvirato avvisava i Romani, con atto del giorno antecedente, che i combattimenti coi Napolitani accennati il giorno 5 e 6 furono uno sbaglio, ed aggiungeva che si sarebbe provveduto affinchè venisser regolarizzate ognora più le comunicazioni telegrafiche, e che gli apportatori di false notizie sarebbersi severamente puniti.5
Agli inconvenienti, ai timori, alle irregolarità di ogni genere, di cui poco sopra pretessemmo la storia, sono pur da aggiungere le false notizie che venivano, non dai trivi e dai caffè, sibbene dalla stessa autorità, e ne abbiamo qui sopra un irrefragabile documento.
Ora abbiamo altro aneddoto semi-comico da narrare, ma di una incontestabile importanza per le conseguenze che poteva produrre; vogliam dire la restituzione dei prigionieri francesi fatti il 30 di aprile, de’ quali abbiamo parlato nel capitolo precedente.
Prima però di narrare il fatto della restituzione ed il decreto che la ordinò, crediamo necessario raccontare l’ac-