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42 | storia |
lotte accadute in Livorno, in Genova, e in altre città d’Italia. Il popolo e la guardia civica gli hanno sofferti fino ad un certo limite, ma poi han voluto Unirla, con questi perturbatori; e in questa sera più di seimila uomini di guardia civica si sono riuniti in battaglioni c hanno formulato un indirizzo diretto al ministero in cui lo pregavano ad allontanare dalla città questa razza di falsi liberali nemici primi del popolo e della nostra indipendenza.
» Nel tempo stesso domandavano al governo di convocare in Roma la Costituente degli stati romani.
» I battaglioni civici riuniti sulla piazza de’ santi Apostoli e nelle piazze adiacenti incaricarono il loro generale e i comandanti superiori di presentare il loro indirizzo al ministero. Questi rispose che si farà un dovere di presentare immediatamente alla Camera dei deputati il voto della guardia nazionale, che è conforme al desiderio universale delle provincie, ed ivi appoggiarlo con tutte le sue forze per l’attuazione della Costituente.»1
Noi possediamo lo stampone originale del detto impudentissimo articolo con le correzioni dello Sterbini.2
Diciamo impudentissimo, perchè ivi si dice che i battaglioni riuniti sulla piazza de’ santi XII Apostoli formularono l’indirizzo, mentre esso, simile al biglietto di Rosina nel Barbiere di Siviglia, era già stampato.
In seguito pertanto dell’indirizzo della civica la Giunta di stato composta del principe Corsini, del conte Camerata (di Ancona), e dell’avvocato Giuseppe Galletti (di Bologna) emanò il 20 un indirizzo ai popolo sulla necessità della convocazione della Costituente.
Vi figurarono è vero i tre nomi, ma il Corsini non vi appose il suo, quantunque apparisse stampato. Il Galletti ebbe lo stampone per farvi alcune correzioni, e prima di