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Noi possediamo nella nostra raccolta una copia stampata dei detti Ricordi, dietro alla quale è trascritto un ordine pressantissimo del Mazzini di tirarne il maggior numero di copi e, affinchè le massime fondamentali o i principi repubblicani aver potessero in quella occasione una diffusione nel senso più lato. L’ordine diceva così:

«Appena la stamperia può, ne tiri quante copie è possibile.


A questo invito si dette la seguente risposta da uno dei quattro commissari nominati di sopra:

«Occorrono migliaia di esemplari della presente stampa per una utilissima diffusione di principi.

» Non ne ho potuto ritirare che sole 50 copie circa dalla stamperia, la quale non ne aveva di più.

» S. Cola1


Noi chiamammo il 30 aprile dì famoso; questo epiteto ben gli si attaglia, perchè in detto giorno Roma venne attaccata dai Francesi, ed essi ne furon respinti.

Fu questa una macchia grandissima al nome francese. Il loro operato incontrò la disapprovazione degli uomini temperati, rincrebbe ai Francesi di retto sentire che eran molti, suscitò le ironie e i sarcasmi degli avventati di tutti i paesi, e in Roma specialmente aumentò l’ardire e il coraggio dei repubblicani che vi erano in piccolo numero, accrebbe questo, lo imbaldanzì, e confermollo nella tenacità dei propositi. Può dunque qualificarsi apertamente per un passo intempestivo, improvvido, malaugurato, compromettente. Non vuolsi dire con ciò che la Francia potesse esser vinta da Roma; ma intanto il generale Oudi-

  1. Vedi il detto curioso documento fra gli Autografi di personaggi politici, n. 22.