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cogliersi a sua tutela dentro questo forte, disposta però a tenersi sempre pronta all’obbediente dei superiori.

» Aggiungo a ciò l’altro inconveniente che persuade ad una istantanea provvidenza. L’arsenale condotto dal Rota contiene più di centoquaranta operai. Quali saranno le conseguenze, se i medesimi non avranno secondo il solito la mercede serale, nè in appresso potranno continuare i lavori?

» Questo per obbligo d’uffizio devo mettere a notizia vostra.

» Salute e fratellanza.

firmatoSteuart1


Il reclamo dello Steuart, e l’attitudine assunta dagli officiali compagni d’arme del Rota produssero l’effetto che richiedevasi, perchè pochi giorni dopo il Rota venne posto in libertà, come meglio diremo a suo luogo.

Lo stesso giorno 5 aprile veniva preposto al comando delle guardie civiche, colla qualifica di generale, l’avvocato Francesco Sturbinetti, giovane d’intemerata probità, ed una delle celebrità del romano foro.2

Riflettendo pertanto agli arresti sovraccennati, all’allarme dei circoli, alle provvidenze di rigore e di sicurezza adottate, alla confessione che la patria era in pericolo, devesi convenire ch’esisteva qualche cosa di reale per giustificare questi allarmi, e che un principio di reazione esisteva realmente.

E di fatti risulta da alcune memorie particolari che possediamo, che il commendatore, poi marchese, Pietro Campana vuoi per attaccamento sincero verso la Santa Sede, vuoi per gratuirsi e reintegrarsi nel favore dei clericali, di cui prevedevasi vicino il trionfo, e presso i quali la sua

  1. Vedi Documenti, vol. IX, n. 11. — Vedi il Monitore del 6 aprile, pag. 301.
  2. Vedi il Monitore del 5 aprile 1849, pag. 295.