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così detto moderato o costituzionale monarchico, inducevano in gravi sospetti che qualche cosa si tramasse in Roma a discapito della repubblica. Temevasi in una parola una reazione, e di questa or ora discorreremo.

Erano stimolo ed incitamento alla reazione la disfatta de’ Piemontesi a Novara ch’era vera, e le notizie egualmente vere ma esagerate della reazione nell’Ascolano capitanata dal prete Taliani.

Pertanto allo scopo di garantire il male assodato governo repubblicano si adottarono i seguenti provvedimenti.

Un’associazione nazionale formossi all’oggetto di riorganizzare sopra solide basi il partito nazionale. Ne formavan parte:


Il circolo popolare esortava fin dal giorno 2 i soldati a star saldi in sostegno della repubblica. Emise a tal effetto un indirizzo ove dicevasi che la patria era m pericolo, non per timore di una invasione straniera, ma per la minaccia di una reazione per parte dei nemici interni.2 E sempre appoggiandosi sull’esser la patria in pericolo, lo stesso circolò popolare proponeva, con altro indirizzo del giorno 4 diretto a tutti i circoli italiani, la formazione di un comitato di sorveglianza.3


  1. Vedi l’Italia del Popolo, n. 1.
  2. Vedi il detto indirizzo nel vol. IX dei Documenti, n. 8. — Vedi il Sommario, n. 79.
  3. Vedi il detto indirizzo nel vol. IX dei Documenti, n. 9. — Vedi il Sommario, n. 80.