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della rivoluzione di roma | 337 |
verun cambiamento, potè farsi una casa di arresto assai ben disposta, e tanto salubre quanto lo permette la parte della città ove si ritrova.»1
Citeremo quindi per altra autorità monsignor Gazola, il quale nel suo giornale Il Positivo dice quanto appresso: «In Italia non fu mai così severa e feroce la Inquisizione qual’era nelle Spagne, e in Roma fu sempre meno se- vera che in tutti i paesi d’Italia come Firenze e Sicilia.»2
Sfuggire queste parole a monsignor Gazola, imperante in Roma il Mazzini, e inserirle nel suo Positivo, cui si fuse la stessa Italia del popolo che sotto la ispirazione di Mazzini pubblicavasi, ei sembra tal fatto, da dover meritare una seria attenzione.
Questo è quel che sappiamo sulla Inquisizione di Roma. Chi si sentisse voglioso di conoscere quella degli altri paesi potrà consultare le opere indicate a piè di pagina.3
Impossessatosi del sant’Uffizio il governo repubblicano non vi trovo che un solo ecclesiastico il quale vi espiava la condanna inflittagli dal tribunale, e ciò in comprova ulteriore di quanto abbiamo asserito più sopra.
Non ostante tutto ciò, si fecero circolare per Roma in quella occasione tre foglietti intitolati cosi:
- 1.° Tremendi segreti del sant’Uffizio.4
- 2.° Altri tremendi segreti del sant’Uffizio nuovamente scoperti.5
- ↑ Vedi Tournon, Etudes statistiques sur Rome ec. Parigi 1831, tomo II, pag. 17.
- ↑ Vedi il Positivo, n. 46, pag. 183.
- ↑ Vedi A Paramo Lud., De origine et progressu officii sanctæ Inquisitionis ec. Matriti 1598, in folio. - Vedi Limborcu Phil., Historia Inquisitionis. Amstelodami 1692, in fol. fig. - Vedi Carena Caesar, Tractatus de officio sanctissimæ Inquisitionis. Bononiæ 1669, in folio. — Vedi Menghini Tommaso, Sacro Arsenale ec. Roma 1705 in 4. - Vedi Llorente don Juan Ant., Histoire critique de l’Inquisition d’Espagne ec. Paris 1818, volumi 4 in 8.
- ↑ Vedi Documenti, vol. IX, n. 1.
- ↑ Vedi detti, vol. IX, n. 2.