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30 | storia |
litiche erano entrati nel movimento, al quale la maggiorità dei cittadini era, è, e sarà sempre più o meno estranea.
Amaron però quelli di Roma di comparire spinti da quelli di fuori. Ciò giovava al loro intento, esonerandoli dalla responsabilità, e facendo apparire unanimità di propositi e necessità di pronta adozione.
E primo di tutti si produsse in iscena il circolo dei popolo di Firenze con un suo indirizzo ai Romani, il quale porta sfacciatamente l’impronta di un programma repubblicano.1
Eccone un saggio:
«La lega dei re ha strozzato le nazionalità: la lega dei popoli le risusciti.
» La libertà italiana ebbe vita e potenza in Roma: fu seppellita in Firenze. Queste città, sorelle di sventure e di gloria, si stringano le destre, e la libertà dalla tomba volerà al Campidoglio.
» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
» La Costituente è proclamata. Or tu, popolo romano custode dell’universo italico voto, convoca nella eterna città i rappresentanti d’Italia.»
Si omette il resto, ma il Sommario vi supplirà.
E la società patriottica popolare di Pisa dirigeva il 29 al circolo popolare nazionale di Roma altro indirizzo, dal quale estragghiamo le seguenti parole:
«Roma — Mai vi è stata nel mondo potenza eguale
- alla tua. Consacrata da tante grandezze sei la prima fra » le sorelle d’Italia, sei la divina fra le città della terra.
» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
» Dio protegge la causa nostra santissima, e da te; o eterna città, vuole che incominci il trionfo.
» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
» Romani, non mentite all’Italia, a voi stessi — Quell’opera che Toscana iniziò tocca a Roma di com-
- ↑ Vedi nel Sommario n. 44 l’Indirizzo del circolo del popolo di Firenze del 28 novembre 1848. Può vedersi pure fra i Documenti, vol. VII, n. 69.