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della rivoluzione di roma | 333 |
[Anno 1849]
Caduta Roma sotto il potere dittatoriale del Mazzini che tutto e tutti dominava, perchè se il triumvirato signoreggiava governo e popolo, Mazzini signoreggiava il triumvirato, qualunque ombra di libertà fu spenta nella città de’ papi. La tirannia repubblicana alzò baldanzosa la cresta, e si disse a ludibrio della umana specie, e molti pur sei credettero, che si respirassero allora aure di libertà.
Il Farini, parlando del Mazzini, dice che «governava assemblea e popolo colle lusinghe, colle congreghe settarie, col fanatismo imperturbato, che par coraggio, par fede e rassicura i deboli ed i semplici: governa coll’aiuto de’ suoi fidi, colla speranza di universali rivolgimenti, colle profezie, colle filantropie mistiche avvalorate dal terrore che i settari sanno inspirare.»
A complemento poi del misticismo del Mazzini, ei sembrerebbe, secondo la descrizione del Farini, che nul-