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che la di lui celebrità ne’ fasti della rivoluzione ce ne imponesse l’obbligo.

Poco diremo, perchè poco sappiamo, sul conto del Saffi. Registreremo bensì ch’era nato in Forlì, e che a lui si attribuiva secondo l’opinione del Montanelli1 quell’opuscolo che nel 1846 si dette in luce in Lugano sotto il titolo seguente: Indirizzo a monsignor Janni Uditore santissimo, e Ruffini Fiscale, che fa seguito agli ultimi casi di Romagna di Massimo d’Azeglio. In detto opuscolo chiedeva miglioramenti, riforme, e miglior governo.2

Rappresentò Forlì alla celebre riunione generale dei circoli in detta città del 13 decembre 1848, onde promuovere in Roma la proclamazione della Costituente.

Fu eletto quindi a rappresentante del popolo presso la detta assemblea.

Proclamata in Roma la repubblica, esso come ministro dell’interno, fu alla testa dei ministeri del 14 febbraio e dell’8 marzo 1849.

Varî atti da lui sottoscritti posson leggersi nelle presenti memorie.

Esaurito così per noi quanto credevamo dover dire sul triumvirato eletto il 29 marzo, ci resta a parlare di altro piccolo aneddoto che non lascia di avere un qualche interesse.

I giornali dello stesso giorno 29 ed in ispecie il Contemporaneo e la Pallade3 parlarono di uno scontro al confine napolitano fra i nostri soldati ed i carabinieri di quel reame, in seguito di che il nostro colonnello Amadei dei pontonieri e alcuni altri officiali e militi venner fatti prigioni dai Napolitani.

II Monitore pure di detto giorno parlò del fatto nel modo seguente:

«Alcuni ufficiali del nostro corpo d’osservazione verso Prosinone, cedettero alla tentazione di fare qualche brindisi

  1. Vedi Montanelli Memorie, vol. I, pag. 130.
  2. Vedi vol. VII Miscellanee n. 4.
  3. Vedi Contemporaneo del 29, n. 71. — Vedi Pallade, n. 507.