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Solleciti si fecero nella mattina seguente i comandanti tutti del corpo civico di protestare energicamente contro quel fatto turpe e scandaloso; e si diressero al governo affinchè adottasse energiche misure a tutela della pace pubblica.

Una tale protesta venne inoltrata alle autorità governative dal generale di brigata, capo dello stato maggiore generale, Pietro De Angelis con una lettera che noi ad onor suo e del corpo che rappresentava, qui trascriviamo:

«Al ministro dell’interno
N. 7884. Li 19 marzo 1849.

» Non posso dispensarmi dal rimettere a codesto ministero dell’interno l’acchiuso foglio firmato da tutti e singoli i comandanti i battaglioni della guardia nazionale.

» Eglino, con esso foglio, si fanno energicamente a reclamare il rigor delle leggi contro quei perturbatori dell’ordine pubblico, i quali, sotto aspetto di liberalismo, non cessano dal compromettere, con atti dannosissimi, la pubblica quiete, compromettendo anche la maestà del governo in faccia ai cittadini, e all’Europa intera.

» Quanto a me, unendomi ai loro sentimenti, chieggo un provvedimento in proposito; provvedimento che soddisfi i giusti reclami dei comandanti della benemerita guardia nazionale.

«Sicuro di conseguire quanto richieggo, vi auguro ogni prosperità.

» Pel comandante generale
» Il generale di brigata
» Capo dello stato maggior generale
» P. De Angelis1»



Omettiamo l’atto di protesta che potrà leggersi nel nostro Sommario.2 Riporteremo invece l’indirizzo del mi-

  1. Vedi Sommario storico ec., vol. II, pag. 81, 82 e 83.
  2. Vedi il nostro Sommario, n. 73. — Vedi Somm. storico ec., vol. II, pag. 83.