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della rivoluzione di roma | 275 |
In adempimento poi al decreto del 3, il comitato esecutivo ordinò il 9 la emissione di trecentomila scudi di moneta erosa da quattro e da otto baiocchi per la circolazione specialmente degli spezzati.1
Il Monitore del pubblicò un ordine del 1° del ministro Saffi per la distribuzione di una medaglia a tutti i rappresentanti del popolo onde dar loro libero accesso presso il comitato esecutivo, i ministeri, ed in tutti i pubblici stabilimenti.2
Sotto il giorno 10 di marzo un tale Stefano Messi pubblicava d’ordine del governo un opuscolo sulla Incompatibilità del dominio temporale dei papi. Esso servir doveva essendo breve, tascabile e a forma di catechismo, per istruzione del popolo, affine di staccarlo ragionatamente dal suo attaccamento al papato.3
Un canonico Ceccarelli di Savignano però confutò in epoca posteriore l’opuscolo del Messi con un libro sotto il titolo: La Demagogia confutata in ordine alla sovranità temporale della Santa Sede. Rimini, 1850, in 12.4 — In detta opera ci dice positivamente il Ceccarelli che il libro del Messi venne in luce per opera del Triumvirato, e da esso ufficialmente spedito a tutti i presidi delle provincie con calde premure di diffonderlo nel popolo.
Il giorno 10 leggevasi nel Monitore alla pagina 169, che Leopoldo Spini era stato eletto segretario del comitato esecutivo, e Biagio Placidi secondo segretario, e segretario del Consiglio de’ ministri. Vi si leggeva inoltre che Pietro Sterbini era stato nominato conservatore generale delle belle arti e de’ monumenti nazionali, e Carlo Emmanuele Muzzarelli presidente della commissione surrogata in via provvisoria al già Consiglio di stato.