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Abbattuto il potere, e atterrito il popolo, quantunque in complesso l’ordine materiale non venisse turbato, credette opportuno il Consiglio dei ministri di raccomandare con un indirizzo alle guardie civiche, il mantenimento dell’ordine e della disciplina.1

La Gazzetta del 29 poi ci anunziava la elezione a deputati, dell’avvocato Giuseppe Lunati per Roma, del marchese Giovanni Battista Costabili per Ferrara, e dell’avvocato Antonio Tranquilli per Ascoli.2

Il 30 il ministro delle finanze Lunati emetteva una notificazione sul ritiro e concambio dei boni del tesoro.3

E monsignor Muzzarelli ministro dell’istruzione pubblica, dirigeva il 30 ai due eminentissimi arcicancellieri delle due università di Roma e Bologna, un dispaccio per l’apertura delle due nuove cattedre di economia pubblica e di diritto commerciale.4 Ora diremo alcun che sulle cose di Bologna, stante la lor connessione con quelle di Roma.

Rammentino i nostri lettori che il generale Garibaldi sui primi di novembre era colla sua legione in quella provincia, e facea le viste di volere entrare nella città. Vi eutrù difatti esso solo, il giorno 10, e vi fu festeggiato.5

Va il governo in Roma cercava ad ogni costo d’impedirlo, perchè esso ed i suoi (non era un mistero) rappresentavano il principio repubblicano, ed il governo s’avviava è vero verso la repubblica, ma non era repubblicano ancora. A quest’effetto si scelse il generale Zucchi per recarsi in quei luoghi e vi riusci: perchè abboccatosi col Garibaldi, lo induceva ad allontanarsi dal Bolognese ed a gittarsi piuttosto nella Venezia, al quale uopo si adopero per procurare a lui ed a’ suoi un imbarco per Ravenna.6

  1. Vedi la Gazzetta di Roma del 28 novembre.
  2. Vedi la Gazzetta di Roma del 29 novembre.
  3. Vedi la detta del 30 novembre.
  4. Vedi la detta del 30 novembre.
  5. Vedi il Costituzionale del 15 novembre.
  6. Vedi Documenti vol. VII, n. 41.