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della rivoluzione di roma | 229 |
CAPITOLO VIII.
[Anno 1849]
Cose occorse in Roma nella seconda quindicina di febbraio. — Speranze dei repubblicani in Roma, e su che fondate. — I democratici di Europa son con essi, e per essi. — I non democratici di qualunque nazione e religione sono con Gaeta. — Profferte di aiuti al pontefice in Gaeta da tutti i governi di Europa. — Indirizzi e lettere al medesimo di tetto l’orbe cattolico. — Nota del cardinale Antonelli del 18 febbraio alle corti estere per domandare l’intervento. — Nello stesso giorno gli Austriaci entrano in Ferrara. — Scompiglio dei repubblicani. — Circolare del cardinale Antonelli del 19 per diffidare gli acquirenti di beni ecclesiastici — La Pallade, e per essa i suoi scrittori minacciati dagli emigrati italiani. — Decretomania. — Decreti ed altre disposizioni governative della seconda quindicina di febbraio. — La banca romana è forzata ad emettere un milione e trecentomila scudi di boni in sostegno del governo, e vien dato ai medesimi il corso forzoso. — Requisizione di cavalli e di campane. — Prestito forzoso. — Carnevale in Roma nel febbraio 1819. — Nota del cardinale Antonelli del 27 del detto mese. — Lettera di Giuseppe Mazzini da Firenze al presidente dell’assemblea costituente romana.
Cominciammo a narrare nel capitolo VII la impressione prodotta dall’annunzio del nuovo ordine di cose in Roma nei paesi ad essa più vicini. Non fu però che nella seconda quindicina di febbraio che l’Europa tutta o quasi tutta venne ad esserne positivamente informata. Può immaginare ognuno quanto sensibile e penosa riuscir dovesse questa impressione, quantunque l’avvenimento in se stesso fosse stato tale, da essersi potuto prevedere pressochè da tutti.